La scelta del furetto deve basarsi, più che su considerazioni di carattere estetico, su quelle di carattere sanitario (occorre scegliere un soggetto sano) e comportamentale (deve essere docile e non eccessivamente timoroso). Non affrettatevi a prendere il primo soggetto che vi viene proposto, ma prendetevi tutto il tempo per valutare e scegliere.
Il furetto deve essere vivace, giocherellone, curioso; deve accettare di farsi prendere in mano senza mordere e non deve mostrarsi eccessivamente timido. Posto fuori della gabbia deve mostrarsi incuriosito e desideroso di esplorare l’ambiente.
Il pelo deve essere lucido, non devono essere presenti croste o aree prive di pelo; gli occhi devono essere limpidi e attenti. Intorno agli occhi e al naso non ci devono essere croste o muco. Facendo attenzione ai morsi, si può osservare l’interno della bocca dopo aver scostato le labbra: i denti devono essere bianchi e regolari, non devono essere storti, rotti o macchiati, e le gengive devono essere rosa. Passando le mani sul corpo non si devono avvertire noduli o tumefazioni, o un’eccessiva sensazione di magrezza. L’ano non deve essere sporco di feci.
Le feci devono essere formate, senza traccia di sangue o muco. Se in una gabbia contenente più furetti sono presenti feci diarroiche, poco importa se non potete individuare i furetti colpiti: evitate tutto il gruppo. Non prendete un cucciolo a basso costo, non scegliete un cucciolo perchè “messo male”, perchè fa pena: non va premiata la gente che lucra sulla salute degli animali, che fa leva sui buoni sentimenti, perchè venduto un cucciolo così, un altro prenderà il suo posto. Non comprate da chi ha preso un furetto, e dopo un po’ di tempo se ne libera per futili motivi: non è giusto che oltre a darlo via, voglia pure recuperare le spese, potendo rifare la medesima cosa senza rimetterci nulla. Se volete prendere un furetto meno fortunato, da un negozio o da un privato, insistete perchè ve lo regali! E’ giusto premiare invece chi alleva con amore e con rispetto per gli animali, e se acquistate un furetto, accertatevi che sia sano e allevato al meglio! Passiamo quindi a vedere brevemente dove possiamo trovare un furetto.

 
 

Negozi, fiere, ecc…

Come per cuccioli di cane e gatto, non è consigliabile l’acquisto in negozio anche nel caso dei furetti: un allevatore che ha cresciuto con amore la cucciolata, non la cederà al negozio, senza la possibilità di selezionare la famiglia che prenderà i nuovi cuccioli. Questi infatti, a volte provengono invece da cucciolate improvvisate, cedute al negozio nel caso in cui non riescano a trovare casa ai nuovi nati, ma molto più spesso provengono da allevamenti intensivi d’oltreoceano. Soffermiamoci su questo fenomeno:

FURETTI MARSHALL (e altri allevamenti intensivi: Path Valley, neozelandesi ecc..) :

Questi furetti sono riconoscibili da tatuaggi: nel caso dei Marshall un tatuaggio nell’orecchio, 1 puntino se sono sterilizzati, 2 puntini se sono sterilizzati e deghiandolati, in altri casi sigle o numeri tatuati nell’addome. La Marshall Farm è la più conosciuta: è un grosso “allevamento intensivo”, che ha fatto dei furetti il proprio business. Essi infatti hanno dei capannoni, che ricordano molto i lager nazisti, dove vengono stipati centinaia di riproduttori, la cui unica funzione sarà quella di fare cuccioli.
La Marshall si “vanta” di avere cuccioli “pronti” tutto l’anno, questo perché alterano i bioritmi alle furette, tenendole esposte alla luce (il calore delle furette è legato all’esposizione alla luce,e altri fattori ambientali,e normalmente è stagionale),questo per far sì che siano sempre in calore. I cuccioli poi saranno tolti alla madre in tenerissima età , sterilizzati precocemente e deghiandolati , per essere distribuiti nei negozi per la vendita ancora “piccoli e teneri”. Questi cuccioli attraversano gli oceani con tutti gli inconvenienti che questi viaggi “di massa” comportano: sovraffollamento, scarsa igiene, possibile mancanza di acqua e alimenti,e spesso, la morte di alcuni cuccioli.
I negozianti li “innalzano” ai furetti di “marca” con “pedigree”, cosa ovviamente non vera. L’unica cosa che i furetti Marshall hanno in più degli atri, sono un bel bagaglio di traumi e dolori.
Oltretutto,spesso le vaccinazioni presenti nei libretti veterinari della Marshall sono fasulle. Questo può capitare anche per la sterilizzazione, mettendo a serio rischio l’animale,soprattutto le femmine. La sterilizzazione infatti,è praticamente obbligatoria nei furetti(questo si,ne riduce notevolmente l’odore) ,nelle femmine in particolare perché, il calore prolungato porta la furetta a una grave anemia dovuta ad iperestrogenismo, e in seguito alla morte. Ma è ASSOLUTAMENTE da fare a maturità sessuale avvenuta ( in genere verso gli 8 mesi) , come in ogni altro animale. Sterilizzare precocemente un animale, è una barbarie inutile col fine solo di danneggiare l’animale, al furetto in particolare, essendo già di suo soggetto a tumori alle surrenali,che pare essere strettamente collegato alla sterilizzazione precoce. Ricordiamo poi che la deghiandolazione, altra crudeltà dalla Marshall adottata sui propri cuccioli, è una pratica inutile poiché l’odore tipico del furetto non ha niente a che fare con le ghiandole perianali,che è solo uno strumento di difesa in caso di pericolo (quindi la loro presenza può anche salvare loro la vita). L’asportazione di tale ghiandole può solo portare l’animale,col tempo,al prolasso del retto e alle emorroidi.
Inoltre la Marshall nasce come azienda per produrre furetti e cani da laboratorio, allevati per lo scopo con un’alta percentuale di consanguineità. In seguito ha deciso di allargare il mercato vendendo i furetti anche come pet, usando le stesse linee di sangue certamente non adeguate allo scopo.
Il nostro fine, è quello di boicottare quanto più possibile questi allevamenti intensivi. Meno vendite ci sono, meno richieste riceveranno, sperando un giorno di riuscire a far terminare questo genere di commercio.

Annunci, privati ed allevatori

 
 

Cercando su internet, è facile imbattersi in annunci di privati che vendono i cuccioli che hanno avuto in casa. Sebbene la maggior parte dei furetti vengono allevati come animali da compagnia, esistono ancora, soprattutto in alcune zone d’Italia, furetti utilizzati per la caccia. Ricordiamo che la caccia con il furetto è vietata in tutta la penisola, e che i furetti tenuti per questo scopo vivono molto spesso in pessime condizioni: sono mordaci perchè non vengono mai maneggiati, vivono ammassati in gabbia, o tenuti in isolamento in minuscole ceste perennemente al buio, nutriti con alimenti inadatti, e anzi spesso lasciati affamati, cosicchè si avventino sulla preda durante la caccia. Non vengono vaccinati, e quindi spesso muoiono di cimurro, né sterilizzati, per cui le femmine rischiano la morte per anemia durante i calori, e riprodotti senza alcun criterio, senza pensare alla consanguineità e ai rischi quindi di tare genetiche. E’ facile immaginare come sia assolutamente da evitare l’acquisto di questi animali: comprandone uno, probabilmente lo salveremo da una vita simile, ma faremo il gioco di queste persone, che continueranno ad tenere i furetti in queste condizioni e a lucrare su di essi. Non meno importante, è che portando a casa un cucciolo allevato in questo modo, sicuramente ci risulterà molto difficoltoso rapportarci con esso: non essendo abituati al rapporto con l’uomo, morderanno a sangue, e sarà necessaria pazienza, esperienza e molto spesso un lungo periodo di addestramento perchè si abitui ad essere maneggiato. Probabilmente sarà molto magro, denutrito, non abituato ad un’alimentazione corretta. Tutto ciò potrebbe mettere a dura prova la vostra capacità di rapportavi con il nuovo arrivo: è bene riflettere prima di acquistarlo, che poi ritrovarsi in una situazione difficoltosa da gestire, con il rischio che molte volte il furetto venga abbandonato. Anche se non si tratta di furetti allevati per caccia, prima di acquistare un cucciolo da un privato, è bene informarsi su come è stato allevato e vedere di persona dove viveva, i genitori, il suo temperamento e lo stato di salute generale. Informatevi prima sulla gestione del furetto, in modo che possiate verificare che il privato abbia una buona conoscenza dell’animale e che abbia allevato la cucciolata con tutti i requisiti: devono essere ceduti intorno all’ottava settimana di età, spesso hanno già il primo vaccino per il cimurro e il microchip di riconoscimento, e la loro genealogia deve essere conosciuta e senza consanguineità. Controllate di presenza che vengano alimentati in modo corretto, che vivano in un ambiente idoneo, con i giusti spazi e in buone condizioni igieniche. Sia la madre che i cuccioli devono apparire in salute: non devono essere magri, niente feci strane, niente scoli agli occhi, al naso, orecchie pulite. Prendeteli in mano per vedere se sono educati: non devono essere spaventati o aggressivi.

Adozione

La diffusione del furetto come animale domestico, ha comportato anche molti acquisti sconsiderati, che purtroppo si spesso concludono con l’abbandono: alcune associazioni, come Furettomania e Associazione Animali Esotici sezione Furetto, si occupano di recuperare questi furetti e cercare loro una nuova famiglia. Se volete aiutare un furetto meno fortunato, contattate gli informatori delle associazioni, che vi daranno tutte le informazioni del caso.

 

 

 
 
FONTE: Vet.Marta Avanzi per AAE
FONTE: Lucius e Teresa per Ferret’s life